Capolavoro dell’architettura contemporanea, eretto su una lingua artificiale di terra, circondato dall’oceano su tre lati e come sfondo l’imponente Horbour Bridge, il teatro dell’Opera di Sydney porta con sé prova dell’abilità architettonica umana.
La complessità della sua costruzione ha dato vita, dopo quattro anni di lavori ad una delle icone australiane di maggiore interesse. Cuore di una città moderna, domina sulla baia di Sydney.
Sede nazionale delle arti e dello spettacolo, il monumentale edificio ospita ogni anno centinaia di spettacoli musicali e teatrali. Colpisce in particolare per la sua scenografica collocazione ma soprattutto per la sua struttura. Le coperture ricordano infatti delle vele spiegate al vento, le quali superfici riflettono il movimento delle onde dell’oceano e variano sfumature a seconda della luce nelle diverse ore del giorno. I suoi interni, ispirati a quelli di una cattedrale, non sono certo meno spettacolari della struttura esterna; sono divisi in diverse sale e ospitano l’organo a canne meccanico più grande del mondo; gli altissimi soffitti e le ampie sale rendono l’ambiente interno unico e nel frattempo impressionante.